IL SIERO DELLA VANITA’
- Miriam Marini
- Sep 27, 2017
- 2 min read
Updated: Sep 26, 2023
Televisione.
Un mondo sommerso, dove quello che conta è solo apparire. Questa è la realtà: un sistema contradditorio a cui si chiede la verità ma si guarda la finzione. Una realtà vera ma finta. La tv è figlia del cinema e non può che avere poche occasioni per essere reale, nel momento in cui si fa un taglio, la realtà è stata manomessa. Il pubblico è pienamente coinvolto, vedere un uomo che rischia davvero di morire non crea molta tensione in studio; è come se, varcato l’ingresso degli studi televisivi, tutto ciò che vedi, è finto. E vedere la realtà alla tv è meglio, sembra finta. C’è confusione tra le varie realtà. Margherita Buy, Lucia nel film, è un ex ispettore della polizia; dopo la scomparsa di alcuni personaggi famosi, viene richiamata in servizio per risolvere il caso. Al suo fianco,Valerio Mastandrea, Franco, nel film. I due scoprono un collegamento tra il Sonia Norton Show, un programma in stile Maria de Filippi ed i personaggi scomparsi. Francesca Neri è la conduttrice del talk show, cinica e fredda come un manichino. Barbora Bobulova è Azzurra, ex miss Italia ormai dimenticata dalla grande mela. Un piccolo e tenero uomo di peluche è l’idolo dei bambini: lui - è il “toro scoreggione”- che canta in un programma stile Melavisione - Teletabbis, ed è altra vittima. In questa scena, appare travestito da il Gatto con gli stivali, uno splendido Morgan; che ha composto e diretto la colonna sonora dando al film maggiore intensità. Molta intensità. I titoli di inizio, dice il regista, sono un’eredità della sua passione per il porno fatisch, la musica che accompagna le immagini si ispira agli horror anni 80. Attraverso la personalità delle vittime conosciamo il loro mondo, ogni locale è studiato per abbinarsi al personaggio. La casa di Azzurra è vuota, come vuota è la sua vita, le inquadrature surreali, colorate, sono
simbolo del mondo infantile in cui lei vive. Gioca a fare la grande e perde. Un’altra delle vittime è molto erotica, per lei, un ambiente rosso; colometria e luci molto emotive. Tutto, anche durante la realizzazione del film, realtà e finzione,
viaggiano su binari paralleli. Binari di una metropolitana che bisogna osservare con attenzione; ascoltando i contenuti speciali del dvd, il regista invita gli spettatori a guardare con attenzione. Cosa ci sarà? Ho provato a guardare ma accade tutto troppo in fretta. Occasione per chiederVi, se ci riuscite, a mandarmi la soluzione via mail. Nel film ci sono diversi omaggi, al cinema poliziesco anni 70 di Thomas Millian, al regista Lynch, quando Lucia per un momento assomiglia a Laura Palmer in TwinPicks, e ci sono richiami anche ad Almost Blue, il precedente film di Alex Infascelli.
Il Siero della Vanità, un liquido appariscente che ci rende vittime del fascino del teleschermo, dove si rimane ipnotizzati davanti all’immagine, non si distingue più la realtà dalla finzione e le regole non hanno più valore. Puoi uccidere e nessuno se ne accorge, anzi, verrai truccato per la messa in onda.
Comments